
1. Elencare tutto ciò che deve essere fatto
2. Stabilire le varie priorità delle voci in elenco:
Priorità A – “Devo farlo”: si tratta di compiti critici: possono essere direttive dirigenziali, richieste di clienti importanti, scadenze significative, oppure opportunità di avanzamento di carriera.
Priorità B – “Dovrei farlo”: si tratta di compiti di media importanza: possono contribuire a migliorare le nostre prestazioni, ma non sono determinanti e non hanno scadenze critiche.
Priorità C – “Piacevole a farsi”: è la categoria meno importante. Per quanto interessanti o piacevoli, i compiti di questo tipo possono essere eliminati, rimandati o programmati per periodi di fiacca.
1. Fare per prime le cose spiacevoli – Cercare di collocare i nostri compiti più spiacevoli, quelli che tendiamo più spesso a rimandare, all’inizio della giornata. Ciò ce li colloca alle spalle, piuttosto che lasciarceli davanti come un soggetto continuo di preoccupazione e di rinvio.
2. Riservate una piccola quantità di tempo alle cose soggette a rinvio – Decidere di lavorare da 10 a 30 minuti al giorno sulle componenti più semplici di un problema. Smettere quando il tempo è trascorso. Grossi problemi come la preparazione del budget o fare l’inventario si possono gestire in questo modo.
3. Pongerci noi stessi una scadenza impegnativa – Scommettere con qualcuno per forzarsi l’azione. Per esempio, dite al vostro capo che preparerete il budget con una settimana di anticipo o gli offrirete una cena a sua scelta. Se siete un venditore, promettete ad un collega, che se non riuscirete ad aumentare del 20% le vendite rispetto al mese precedente, pagherete da bere alla sua salute. Se scommettiamo con qualcuno, ci sarà qualcosa se vinciamo. Ci occorrono sia un incentivo per raggiungere la nostra meta, sia una penalità se falliremo.
4. Premiamoci per le nostre imprese – Per esempio, festeggiare con nostra moglie la fine del progetto che avevamo rimandato. L’autogratificazione, grande o piccola, può essere per noi di stimolo. Se non abbiamo meritato il premio, non diamocelo lo stesso; se lo abbiamo meritato, non lo dimentichiamo. Gratificazioni occasionali rendono la vita più interessante e ci aiutiamo a vincere la nostra tendenza a rimandare compiti temuti.
5. Lavorare alla rovescia per dividere il lavoro in unità più piccole – Cominciare dai risultati che desiderate (il lavoro finito) e quindi chiedetevi che cosa dovrebbe venire prima. In questo modo, il compito più complesso può essere frazionato in unità tanto piccole quanto è necessario per ridimensionare il carattere schiacciante del progetto.
6. Dopo aver diviso un grosso compito in un certo numero di compiti più piccoli, mettete pietre miliari per rendersi conto dei vostri progressi – Ricerche in materia dimostrano che insigni gestori del tempo costruiscono il loro senso di urgenza e vincono la tentazione del rinvio, pianificando tempi-obiettivo.
2. Riservate una piccola quantità di tempo alle cose soggette a rinvio – Decidere di lavorare da 10 a 30 minuti al giorno sulle componenti più semplici di un problema. Smettere quando il tempo è trascorso. Grossi problemi come la preparazione del budget o fare l’inventario si possono gestire in questo modo.
3. Pongerci noi stessi una scadenza impegnativa – Scommettere con qualcuno per forzarsi l’azione. Per esempio, dite al vostro capo che preparerete il budget con una settimana di anticipo o gli offrirete una cena a sua scelta. Se siete un venditore, promettete ad un collega, che se non riuscirete ad aumentare del 20% le vendite rispetto al mese precedente, pagherete da bere alla sua salute. Se scommettiamo con qualcuno, ci sarà qualcosa se vinciamo. Ci occorrono sia un incentivo per raggiungere la nostra meta, sia una penalità se falliremo.
4. Premiamoci per le nostre imprese – Per esempio, festeggiare con nostra moglie la fine del progetto che avevamo rimandato. L’autogratificazione, grande o piccola, può essere per noi di stimolo. Se non abbiamo meritato il premio, non diamocelo lo stesso; se lo abbiamo meritato, non lo dimentichiamo. Gratificazioni occasionali rendono la vita più interessante e ci aiutiamo a vincere la nostra tendenza a rimandare compiti temuti.
5. Lavorare alla rovescia per dividere il lavoro in unità più piccole – Cominciare dai risultati che desiderate (il lavoro finito) e quindi chiedetevi che cosa dovrebbe venire prima. In questo modo, il compito più complesso può essere frazionato in unità tanto piccole quanto è necessario per ridimensionare il carattere schiacciante del progetto.
6. Dopo aver diviso un grosso compito in un certo numero di compiti più piccoli, mettete pietre miliari per rendersi conto dei vostri progressi – Ricerche in materia dimostrano che insigni gestori del tempo costruiscono il loro senso di urgenza e vincono la tentazione del rinvio, pianificando tempi-obiettivo.
 
 
 
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